di Isacco Tacconi

A tal proposito, il nostro caro nonno Tolkien ha ancora una
volta qualcosa da insegnarci, di appropriato per i tempi che corrono. Per chi
ha letto il libro, o ha visto il film del Signore degli Anelli, non sarà
difficile comprendere il paragone che l’attuale scenario politico-culturale mi
ha suscitato.
Barbalbero è un Ent, ovvero un pastore di alberi, da secoli
vissuto ai margini degli avvenimenti della Terra di Mezzo, isolato nella sua
foresta, ingrigito e rallentato, avvolto da una certa apatia, indifferente alle
necessità e alle guerre che affliggono i popoli della Terra di Mezzo. Quando i
due piccoli hobbit, Merry e Pipino, gli chiedono da che parte stia, se dalla
parte dei buoni o dei cattivi, il vecchio Ent risponde laconico: “Dalla parte
di nessuno! Perché nessuno sta dalla Mia parte”.
Un ritornello, questo, che si sente spesso in questi giorni
prossimi alle elezioni : “Non voto nessuno, perché nessuno rispecchia i miei
ideali, o difende i miei interessi, nessuno sta dalla mia parte”. Un pensiero,
potremmo dire, tipicamente “Barbalberiano”. Plausibile e apparentemente logico,
se non che il non prendere posizione, paradossalmente, è un prendere posizione.
E’ l’inazione di Pilato, che lavandosene le mani, crede di non essere
responsabile del sangue innocente versato. Ma in realtà non è così. Il non
schierarsi, in qualche modo è un lasciare campo ai “malvagi”, facilitandogli
l’impresa.
Anche se quelli
“buoni” puzzano un po’, sono malandati e magari in passato sono stati anche un
po’ fetenti, bisognerà ammettere che non
ogni scelta politica si equivale, né che sia indifferente il simbolo. E a
parlare è proprio uno che non crede assolutamente nella democrazia, né alla
fantomatica idea illuminista del popolo sovrano. Tuttavia, “così è se vi pare”,
questo abbiamo e questo ci teniamo, per ora. A questo punto, però, il problema
si ripresenta: da che parte stare? Per quanto riguarda noi cattolici, credo che
la scelta dovrebbe essere (apparentemente) più semplice, ovvero scegliere quei,
o quel partito che, non sia quantomeno apertamente ostile ai Principi (non
valori) Non Negoziabili.
Purtroppo però vediamo che non tutti i cattolici hanno
ben presente quali siano tali Principi, e quanto sia importante e determinante
difenderli ad ogni costo. A scanso di
equivoci li enumeriamo una volta per tutte: la Vita, dal concepimento alla
morte naturale; la difesa della Famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra
un uomo e una donna; Libertà d’Istruzione; Libertà di religione. Queste sono le
coordinate e la bussola che devono guidare la scelta politica di ogni buon
cattolico. L’economia, la crisi e la disoccupazione sono strumentali a tutto
questo, perché sono conseguenze della vita dell’uomo, sono in funzione
dell’uomo. Prima dell’economia, prima del lavoro, c’è l’uomo. Non è scritto
infatti “In principio Dio creò l’economia e il libero mercato”, bensì Dio creò
l’uomo e la donna. Ed è pure scritto che “il sabato è per l’uomo e non l’uomo
per il sabato”. Insomma, è necessario occuparsi prima dell’uomo e, solo in
secondo luogo, dell’economia, perché questa deriva e si costruisce in base alla
visione antropologica che è concepita all’origine.
In tutto ciò – direte voi – cosa c’entra Barbalbero? C'entra eccome. Perché il nostro vegetale
plurimillenario, in realtà, stando al racconto, non rimarrà inerte a guardare
la distruzione del mondo che circonda il suo tranquillo orticello. Scoprirà che
il suo contributo sarà indispensabile perché le cose possano tornare al loro
posto, ed affinché la vita e la “natura” possano essere difese. Gli Ent
rappresentano infatti, nella mitologia tolkieniana, le radici della terra, i
custodi della vita, gli esseri più antichi della Terra di Mezzo, i garanti
dell’ordine naturale, nascosti al mondo eppure indispensabili. Ma se anche
costoro dovessero rinunciare al loro compito, chi si occuperà della difesa
della Vita? Similmente potremmo chiederci in quanto cristiani “ma se il sale
perdesse il suo sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato? A null'altro
serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.” Ciò che esattamente
avvenne agli Ent e agli alberi, distrutti e bruciati sotto le scuri degli
orchi. E se anche noi cattolici rinunciamo a difendere la Vita, il Matrimonio,
la Famiglia Naturale, mettendo al primo posto l’economia, a cosa serviamo? C’è
forse qualcosa di più alto, di più fondamentale, di più perfetto della Vita, la
condizione che permette tutte le altre condizioni?
Il quieto vivere, ecco ciò che la maggior parte delle
persone cerca nella vita, così come Barbalbero all’inizio del racconto,
potremmo dire, “prima della conversione”. Ma il quieto vivere a volte diventa
ignavia. Quante volte non prendiamo posizione di fronte a problemi gravi per il
quieto vivere. Ma noi sappiamo che agli ignavi, come ricorda Dante, spetta un
destino terribile, forse il peggiore:
l’essere rifiutati da tutti, persino dall’inferno. Sono quelli, dice Virgilio
“che vissero sanza ‘nfamia e sanza lodo”. Il giudizio su costoro è grave,
poiché le loro esistenze sono così inutili e superflue, che è superfluo persino
discutere di loro: “Non ragioniam di loro, ma guarda e passa”.
Votare è un esercizio di libertà, schierarsi è inevitabile.
Lottare per tutto ciò che di bello e di buono c’è in questo mondo è una causa
più che sufficiente a cui consacrare la propria vita. Come dice il buon Samvise
nella sequenza che vi propongo in chiusura: “E’ giusto combattere per questo!”.
Tu chi/cosa voterai?
RispondiEliminaLa tua idea ignora il fatto che semplicemente votare a destra in Italia vuol dire dare un voto a gente che ancora inneggia alla dittatura del fascio, una destra sana in Italia, matura, emancipata da certa teppaglia, colta, non cafona e populista a da venire. E voi, da buoni cattolici ipocriti, non disegnate il fatto di piegarvi a costoro.
RispondiEliminagià e vuol pure dire votare per il massone pluridivorziato puttaniere.
Elimina(perché cancellate questo commento? perché dice la verità?)
Grazie dell'ipocrita. I magnifici ed illuminati siete sempre voi, vero ? E per quale ragione poi ? Sempre le classicissime superatissime destra e sinistra, eh ??!! Finchè restiamo ancorati a questi decottissimi schemi, che non portano (oggi più che mai) da nessuna parte dal pantano non si esce. Lasciamo urlare i demagoghi (grilli, cavalieri o i perenni trasformisti/opportunisti eredi della sinistra storica) e guardiamo davvero cosa c'è da salvare. "Loro" vogliono solo salvare o acquistare la poltrona. Ma noi ? Oggi più che mai il problema va ben oltre il puro dato economico/finanziario. Oggi è a rischio quanto c'è di più prezioso perchè fondante della stessa "società umana" e della civiltà nella sua accezione più alta. Se non si salva questo, non si salverà e non si risolverà nulla. In ogni caso non esiste soluzione rapida. Si tratta comunque di non fare un ulteriore passo nel precipizio. (Io personalmente voterò "Io amo l'Italia" - Magdi Cristiano Allam. Sicuramente un voto che vuole supportare i valori profondamente "umani" prima ancora che cristiani, che SOLI (siamo seri una volta tanto) possono garantire alla società umana di evitare il baratro. Senza demagogici buonismi politicamente corretti. Ed in seconda battuta lo sganciamento dal vassallaggio ai potentati economici che comandano in Europa, che ci hanno portato, non senza complicità di una classe politica corrotta ed incapace, alla disastrosa situazione presente)
RispondiEliminaE finitela mpò de tirà sempre per la giacchetta Tolkien.
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