Dopo la visione del film “Liberaci
dal male” di Scott Derrickson ho decisamente cambiato idea sul
genere “thriller-horror” da me ritenuto inutile spreco di tempo e
voglia di vivere. Quando però ho letto che il regista sostiene che
“è il genere perfetto con cui confrontarsi per un cristiano perché
prende il mistero che esiste nel mondo molto seriamente” mi si è
accesa una lampadina.
Il film
è l’indagine di un poliziotto che si trova, grazie al suo "sesto
senso", a seguire alcuni casi strani che lo portano a scoperte fuori
dal normale e a sospettare di un certo Santino, soldato veterano
dell’Iraq. Il poliziotto, un battezzato scettico che non accompagna
nemmeno la bella moglie e la piccola figlia alla Santa Messa della domenica,
trova sostegno nell’incontro con un sacerdote dal misterioso passato. Questo fatto sarà
decisivo per l’evolversi della vicenda e della sua storia
personale.
“Liberaci dal male” è un’indagine
poliziesca dai toni un po’ claustrofobici, non un film di
possessione come il precedente lavoro del regista “L’esorcismo di
Emily Rose”. Lo stesso Derrickson afferma che, in una lunga
intervista rilasciata per il National Catholic Register, per questo
suo lavoro si è ispirato a “Beware the night”, il libro di
memorie dell’ex sergente di polizia di New York Ralph Sarchie,
quindi a fatti realmente accaduti.
Derrickson si trova d’accordo con questa
frase di Roger Ebert: "Quando si tratta di combattere i
vampiri ed eseguire esorcismi, la Chiesa Cattolica Romana ha
l'artiglieria pesante", e questo film è la conferma di questo
pensiero. La cosa curiosa è che il regista non è appunto cattolico
ma protestante, anche se afferma - in questa sua bellissima intervista
che consiglio di leggere prima della visione del film - di trovarsi “ad un libro di Chesterton dall’attraversare il
Tevere. Il mio scrittore preferito è Chesterton. Sono un grande fan
di un sacco di scrittori mistici cattolici.”.

A parte qualche imprecisione ed
esagerazione, dovuta probabilmente a problemi di tempo e a scelte cinematografiche, è una bella
sorpresa vedere presenti sul grande schermo e tutti in una sola
pellicola, un prete (gesuita) giovane e fuori dai soliti negativi stereotipi,
la Confessione, un Battesimo, un esorcismo con sua breve spiegazione
e un bel primo piano della medaglia di san Benedetto.
La mia
sensazione dopo la visione del film è stata quella bella di una
rinvigorita speranza, quella Speranza che viene dal credere che il
Male (Satana) non prevarrà perché è già soggiogato dal Bene (il
Dio di Gesù Cristo), anche se bisogna essere comunque consapevoli della sua
presenza e della sua azione in questo mondo e stare sempre all'erta, anche
con la semplice pratica di portare un oggetto benedetto con sé. Può
fare una grande differenza.
Andrò a vederlo. Segnalo anche "L'Esorcismo di Emily Rose": qualche scivolone hollywoodiano qua e là, ma nel comolesso ottimo. Paolo Maria Filipazzi
RispondiEliminaMentre voi vi baloccate con la cinematografia, continua la campagna di decattolicizzazione della Chiesa Universale http://www.corriere.it/cronache/14_settembre_19/papa-contro-clericalismo-si-guarda-regole-ma-gente-soffre-9bd416c8-4026-11e4-a191-c743378ace99.shtml
RispondiElimina“Penso che il latino con la sua antichità e longevità abbia una particolare densità di potenza e anche potere spirituale. Le parole sono cose magiche. "In principio era il Verbo." Sono affascinato dall'idea che le parole sono più di quanto pensiamo che siano.”
RispondiEliminaE' bello vedere come il buon senso lavora, quando non è offuscato da una schifezza di formazione da seminario e/o facoltà teologiche post-moderne da due soldi.
Comunque il film è molto bello, soprattutto per il sano ottimismo oltre che al realismo. Da inoltre il primato a Dio, che vince sempre, e perdona, ma soltanto dopo che la persona è pentita, cambiata, e se, non tenendo conto del proprio passato "dona a Lui la propria vita", si santifica, e diviene Suo strumento.
Un film sano, specchio della realtà contemporanea, e allo stesso tempo ricco di buoni insegnamenti. Un po' lugubre la fotografia, ma ci può stare, visto il genere.
Cattolico